La lince della Norvegia

istherebis

Sono a casa di mio padre, scendo le scale: non posso ci sono due grossi felini alla fine della prima rampa. Sonnecchiano, si muovono, mi guardano. Non capisco che TIPO di felini siano. Cosa mi importa, sono grandi come una tigre, hanno denti aguzzi; ma devo sapere che tipo di felini sono. Uno assomiglia a… a… come si chiama? [una specie di seconda me se lo ricorda, la lince, ma la me che sta agendo nel sogno non se lo ricorda]. Non riesco a scendere. Si sveglia mio padre, poi mio fratello (quello che si vanta di essere un “infame”), i felini scendono, posso passare anche la seconda rampa di scale.
Mio padre e mio fratello sono in cucina, sono mansueti, non sono maligni come loro solito. Quei felini, devo sapere che tipo di felini sono. Mi dicono di cercare su internet: accendo l’iPhone… Sì, sì, quello tigrato è la lince della Norvegia – Ah, la lince della Norvegia? – Bell’animale.
Li accarezzo, sono mansueti. Sono tutti VERAMENTE mansueti, anche i miei familiari di sangue.
Sento che quei felini mi appartengono e che sono più complici miei che di mio padre e di mio fratello.

Fine sogno.

La sera prima mio padre ha sottolineato di aver di nuovo attivo il fucile e di avere delle cartucce per l’occorrenza. Poco dopo è cambiata la conversazione, ho sentito una sua battuta in cui esprimeva la sua speranza che scomparissi dalla faccia della terra.

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