Chi@r@
A volte mi viene da pensare a tutto quello che sognavo quando avevo 18 anni, speravo e credevo 10 anni fa e a vedere le cose adesso mi viene il dubbio di essere in debito con me stessa, ma forse non esiste qualcuno veramente in pari con se stesso, probanile non ci sia nessuno che guardandosi allo specchio abbia la certezza di non avere qualcosa in sospeso. Vero è che c’è tempo, ma certe parti di tempo…quelle non le avrai più tali e quali…le cose avranno un sapore diverso, non dico peggiore, ma non lo stesso. Forse è contorto, ma è da sabato che ci penso… io penso troppo ecco la verità.
Io di una cosa sono certo…. se ripenso a come vivevo 10 anni fa… a quello che volevo diventare, a quello che sognavo…. mi farei schifo adesso!!!
io che volevo diventare grandi cose e dimostrare al mondo che valevo di più.Avevo grandi aspettative, più risposte che domande paradossalmente…poi man mano le cose prendono una piega diversa e il tempo passa e non te ne accorgi nemmeno. Inizialmente ti accontenti pensando che e’ solo un passaggio e poi capisci che del mondo che pensavi tu non c’è nulla…e oggi ho solo domande neanche l’ombra delle risposte.Ora nella mia testa sotto la soglia dei 30 anni ho in mente la mia vita come un bivio….una è la strada del continua come stai che tanto meglio non puoi e l’altra è prova a darti una possibilità per essere la persona che speravi.
Credo di essere troppo adolescente ancora per potermi arrendere al fatto che tutto sia solo questo… è pia illusione perchè so che posso farci poco, ma è bello pensare di poter cambiare le cose…i sogni hanno bisogno di sapere che noi crediamo in loro .
tutti qs pensieri provocano solo una grande tristezza e un asenso di fallimento… ma capisco anche che il destino non c’entra, sono stata io cogliona e non prendere in mano la mia vita e coninuo a farlo minuto dopo minuto…. dovrei alzarmi in questo esatto istante, consegnare le dimissioni e scrivere il mio maledetto libro facendo il giro del mondo facendo fotografie.
Ma perche’ non seguiamo i nostri sogni?
cosa ci ferma realmente da fare quello che sentiamo sia il culmine delle nostre migliori attitudini? Credo che alla fine noi stessi siamo l’unico ostacolo tra noi e i nostri sogni….desideriamo tanto qualcosa, ma poi ci manca il coraggio….abbiamo troppe paure…e se poi non va bene? e se poi non guadagno come vivo? e aprire un attività costa troppo…e di libri ne hanno già scritti tanti, di tanti quadri perchè dovrebbero notare i miei e di fotografi ne è pieno il mondo. Il punto è che forse non crediamo abbastanza nei nostri sogni e in noi stessi.
E così continueremo a comprere cassettiere dell’ikea per stipare ordinatamente tutti i sogni che non vivremo mai.
Chi@r@
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Ti dicevo: Io ci sarò sempre accanto a te… Anche quando non mi vedrai o sentirai… non preoccuparti io non ti abbandonerò mai! Tutte queste parole sincere, mi uscivano dal cuore, solo ascoltanto il tuo respiro, senza che tu dicessi una parola. Mi rendevano la donna più felice del mondo! Perchè scoprivo di amarti, ogni giorno di più… era un’emozione troppo forte da contenere tutta, nel mio piccolo cuore… Allora io scoppiavo di felicità e ti raccontavo tutto nei minimi particolari. Descrivendo per filo e per segno ciò che provavo per te! E tu ridevi! Mi prendevi in giro! Ma io sapevo che scherzavi, perchè sapevi che mi piaceva tanto ridere. E ti piaceva sentirmi ridere e vedermi sorridere! Ti ho sempre sentito parte di me! Una cosa sola, con me! Era bellissimo amore mio! Credo che non ci sarà mai più, amore più sublime per me! Sapessi, quanta felicità provavo! Non si può descrivere. Mi dicevo, che ero la donna più fortunata e felice del mondo, per averti conosciuto e avere il tuo amore! Bastava sentirti, per capire la tua essenza e capirti al volo! Mi bastava la tua tenerezza. La tua voce! La tua spontaneità, il tuo respiro, per essere felice! Ridevo di cuore! Piangevo di felicità! Mi nutrivo d’amore! Tanto che, a volte mi dicevi: Ma a casa tua, non si mangia? E io ti rispondevo, che mi nutrivo del tuo amore! Tu eri il mio cibo… la tua essenza, la mia fonte di vita… In tutto e per tutto! Starti accanto e scoprirsi una cosa sola era bellissimo! Mi riempiva il cuore e l’anima! Mi rendeva pienamente realizzata e appagata! Vita? Ti ricordi, quando, ti chiamavo Vita? E, Anima mia? Cuore mio? Non erano parole buttate lì per caso… Nessuna, mia frase o parola nei tuoi confronti, lo è mai stata! Era tutto frutto del mio sincero amore! E solo adesso capisco che ero sola, anche allora! Me né da credito il tempo, che pur passando non ha eroso, il mio amore! Ma solo il tuo! Cuore? Dovessi, ricordare i miei occhi, le mie parole o il mio amore, ricorda che non hanno mai mentito! Io non ti abbandonerò mai… ti dicevo! E non l’ho mai fatto! Lo puoi verificare, alzando gli occhi al cielo, guardando una stella… la più luminosa, emanerà per te, un calore immenso, un brivido caldo e carezzevole. Ti sarà sempre sulla pelle…Ne sentirai forza e l’amore… ma anche tristezza e brividi di freddo! Ma non aver mai paura! Non lasciarti influenzare, da questo! E’ solo il mio amore insignificante! Ma troppo forte, per non lasciare segni!!! Prosegui il cammino che hai scelto! Basta che tu, sia felice! Trova ciò, che io mi rendo conto non ho o non ti ho saputo dare! Ne sarò felice. Perchè l’amore è anche la felicità altrui! Non ci sarò personalmente, ma la luce che emanerò con il mio amore, sarà dolce e vicina a te! Ti proteggerà e ti accompagnerà, prendendoti per mano, nel lungo cammino della tua vita! Spero che ovunque ti troverai, il cielo sopra di te, ti ami e ti protegga…
Come avrei voluto fare io!
Sharon
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Quello che ha scritto Chiara mi fa vedere le cose in modo un po’ rovesciato. Diventare la persona che sognavi di essere – io non mi sono mai sognata come persona, occupata come sono stata alla “sopravvivenza”, che già basta come impiego di energie. Non ho nemmeno disimparato a provocare chi ha il culo comodo, ma almeno mi limito a farlo mentalmente.
Cambiare le cose, è quasi un’ordine, perché l’alternativa è distruttiva e non hai scelta. Sei costretta a seguire un flusso, e quando ti senti morta, questo ti provoca un tale ardore che il dubbio che tu stia scoppiando di vita ti deve venire.
Ti guardi indietro e ti accorgi che è stato faticoso, che spesso hai dovuto far fare tutto all’istinto perché non c’era tempo per pensare, scopri che tutto quello che hai perso era una necessità per ottenere qualcosa di migliore, anche quando ti sembrava di aver perso “tutto”, di essere stata troppo brutale con te stessa: ti fermi un attimo, da sola, tiri un sospiro, e ti dici che puoi essere orgogliosa di te stessa, anche se forse nessuno riconoscerà tutto quello che hai fatto. E non te ne importa nulla.
Ti dicono che sei una persona negativa, te lo dicono le persone col culo comodo, quelle che pensano che si possa sempre scegliere, che si possa anche scegliere di non mandar giù la negatività degli altri perché per loro è impossibile immaginare che ti possano paralizzare gli arti e il pensiero. So che quando potevo scegliere, ho scelto di essere positiva, ma non per finta come spesso si fa per insabbiare qualcos’altro.
Mi sono data addosso in continuazione per tutte le volte in cui pensavo la vita mi fosse scappata di mano, come se l’avessi lasciata io nelle fauci, zuccherate o meno, degli altri, ma non è sempre responsabilità nostra, anche se abbiamo dovuto imparare presto a prendercela il più possibile. Ero anche convinta che questa fosse una frase banale.
Posso anche morire a breve, ma sapere di essere sempre stata onesta con me stessa, di aver fatto sempre del mio meglio, di aver visto almeno per un attimo qualcosa oltre il quale ti sembra non esista alcun dubbio, anche se ho vissuto poco perché ho dovuto sopravvivere tanto, mi dà una grande pace.
Per il resto preferisco non dire nulla. A me basterebbe una cosa. C’è una sensazione che rinnovavo sempre nei campi di ulivi della mia infanzia. Parlavo con la grande palma e poi mi recavo tra gli ulivi. Mi colpiva grandemente percepire come qualcosa che esisteva ancora prima che io nascessi; ricordo che a quella terra potevo confidare qualsiasi gioia e qualsiasi dolore, chiedere qualsiasi consiglio e seguirlo ciecamente, mi son sempre recata lì ogni volta che provavo confusione ed essa poneva un velo sotto per non farmi cadere e davanti mi faceva distinguere tutte le emozioni l’una dall’altra, come su una linea, nemmeno la più terribile riusciva a comandarmi più – era solo per un attimo, ma quella terra mi dava coscienza del mio potere e di tante altre cose. Il periodo più orrido della mia vita è quando ho perso coscienza di questa che è la più ancestrale delle emozioni e che è anche qualcos’altro, mi auguro solo che non venga mai più sotterrata, la sensazione di violenza è insostenibile, ho sbagliato a credere che non potesse venire sotterrata da nulla, la convinzione ha amplificato un’angoscia che porta non raramente alla morte. Mi sono incolpata in modo straziante come se l’avessi tradita, ma poi si è fatto silenzio, non so cosa mi ha fatto uscire da questo schema e quella terra mi ha richiamata a sé.