Nadia
Nelle ultime due settimane faccio sogni più strani e più ordinari. In sintesi, sogno tutto quello che vivo e penso nella realtà, ma mischiato, riscritto, con colori vivaci e senza confusione.
Nella realtà sembrano sciocchezze, ma nel sogno si riempiono. E tutti sorridono o ridono, quando c’è un volto triste, ad esempio il mio, non c’è però nulla di tetro. Mi sembra strano, dato che nella realtà mi trascino da mattina a sera, magari con un certo stile e senza darlo troppo a vedere, ma è tutto piuttosto fisso nella malinconia.
Alcune scene che ricordo… Nella realtà ho detto a una bambina che volevo colorarmi i capelli e le ho chiesto che colore mi sarebbe andato bene. Abbiamo scherzato e così via. Dopo sono andata dal parrucchiere e mi sono solo fatta spuntare i capelli. Una ragazza brava che mi piace molto mi ha fatto la piega, con un phon che io non ho, infatti a casa la piega nemmeno mi viene e mi lego sempre i capelli per non sembrare uscita da una giungla.
Nel sogno la bambina rideva del mio phon massacra-capelli, una ragazza mi portava un altro phon, il sogno in generale era molto arieggiato, non era focalizzato particolarmente su di me e sembrava che tutti conoscessero tutti (be’, io sola conosco tutte le persone che ho sognato).
Questi sogni sono legati ad un “avvenimento” delle ultime settimane, ma non ne capisco il collegamento, per niente!
CONTATTACI per una segnalazione, richiesta o qualsiasi cosa ti sia sognato... © 2023 Sogni In Testa
Ciao Nadia, per quel che è la mia esperienza, nell’interpretazione dei sogni i “collegamenti” tra stato di veglia ed immagini oniriche non vanno capiti (cioè non preesistono) ma in un certo qul modo vanno inventati. Jung ricordava che per affrontare i sogni occorre tenere un atteggiamento differete da quello della veglia: lo chimava “pensiero simbolico” distinguendo dal “pensiero calcolante e finalizzato” (cioè da quello che adoperiamo x es. quando dobbiamo risolvere un compito a lavoro). Esso consiste nel lasciarci guidare dalle impressioni iniziali che il sogno ci suscita e dalle idee che vi associamo (questo atteggiamento lo deve tenere il sognatore, ma anche colui o colei che lo aiutano nell’interpretazione).
1- Nel leggere la descrizione del tuo sogno (e il tuo periodo onirico) mi sono soffermato su una prima cosa: io mi sono rappresentato la scena da te descritta in un periodo dell’anno preciso: direi marzo, cioè in quelle settimane che anticipano la primavera. E ovviamente mi sono chiesto come mai proprio in quel periodo dell’anno.
2-L’atmosfera del sogno ,come tu, dici è “arieggata” : io direi addirittura ariosa, che significa piena d’aria, con spazi aperti (“non era focalizzato su di me”); arioso è anche utilizzato (in un linguaggio un po’ aulico) per descrivere i capelli voluminosi (cioè dopo che è stata fatta una messa in piega..;)) Lo stesso phon (centrale nel sogno) è in fin dei conti un oggetto che genera aria (aria tiepida, come i venti che preannunciano la bella stagione).
3- qual’è invece il tuo atteggiamento? nel dialogo con la bambina (che non possiamo non intepretare simbolicamente: chi è? la parte più innocente e veritiera di te?) annunci che vuoi colorarti i capelli (marzo annunica proprio i colori della primavera) però di fatto non lo fai (una spuntatina: in agricoltura si pota prima della primavera). poi, il “phon” della parrucchiera sa rendere i tuoi capelli ariosi, ma il tuo? quello che hai a casa? quello li “massacra”! E giustamente la bambina ne ride: te ne serve uno migliore! E infine come te ne vai a giro? Con i capelli legati, il modo migliore per evitare che si possano “arieggiare”!
Insomma, mi sembra un bel sogno: è come se ci fosse in te una parte che desidera, e forse è già pronta, ad un cambiamento in meglio (primaverile); dall’altra però ho anche l’impressione che che da parte tua vi siano delle resistenze (troppo centrata su di te e poi incline a interessarti alle cose che ti girano intorno?).
Rimane da capire quale sia l’elemento di svolta che nel sogno è rappresentato dalla ragazza che che ti porge un phon nuovo! Chi é? che cosa associ a quella immagine?
Fammi sapere se pensi che questa chiave interpretativa possa essere quella giusta. Ciao
F.D’O.